di Oliver Melnick
Dopo la seconda guerra mondiale, nel periodo in cui l’Europa stava affrontando gli orrori dell’Olocausto, divenne chiaro che mentre la maggior parte del mondo voltava le spalle agli ebrei, vi erano alcune persone che desideravano aiutarli. Ci si aspettava che gli ebrei si sarebbero aiutati tra di loro, e così è stato, ma l’aiuto venne anche dai gentili. Nel 1953, solo sei anni dopo la guerra, Israele decise di iniziare a raccogliere informazioni su quei gentili che aiutarono gli ebrei durante gli anni dell’Olocausto. L’idea era quella di dare loro un riconoscimento come “giusti tra le nazioni”.
Furono stabiliti tre criteri:
- Non dovevano essere ebrei.
- Avevano rischiato la propria vita con le loro azioni.
- Non avevano ricevuto denaro in cambio delle loro azioni.
In questo modo nel 2019, Yad Vashem ha riconosciuto poco meno di 27.000 gentili in tutto il mondo, che sono diventati “giusti” secondo questi criteri. A fronte delle sei milioni di vittime ebree innocenti uccise nei campi di sterminio nazisti, questa è come una goccia nell’oceano. Ma cosa dire dei moderni “giusti gentili”? Esistono? Chi sono e dove sono?
Alla luce della rinascita globale dell’antisemitismo, ora più che mai abbiamo bisogno dei giusti gentili. Sono convinto che, visto il ritmo con cui sta crescendo l’odio per gli ebrei oggi, non passerà molto tempo prima che la comunità ebraica globale avrà bisogno ancora una volta di aiuto dall’esterno. In un certo senso, siamo già arrivati a questo punto, se consideriamo gli attacchi a Pittsburgh, San Diego, New York e i numerosi – quasi quotidiani – avvenimenti in Europa. Come possiamo identificare i giusti gentili di oggi?
Leggono la Bibbia e credono nel piano di Dio per Israele
Quando leggiamo la Bibbia ed evitiamo di allegorizzare le storie che Dio ci ha dato, non possiamo fare a meno di scoprire un tema che è intessuto attraverso le Scritture: la presenza di Israele e del popolo ebraico, dall’inizio della Genesi fino all’Apocalisse e all’interno di quasi ogni pagina della Parola. Questo non vuol dire che bisogna leggere la Bibbia per amare il popolo ebraico, ci sono state persone, e ce ne sono ancora, che potrebbero non essere religiose o non avere alcun legame spirituale con Israele, ma che non hanno nulla contro il popolo ebraico; di buone persone ne esisteranno sempre. Tuttavia, credo che i giusti gentili di oggi avranno una maggiore propensione ad aiutare gli ebrei se leggeranno la Bibbia. Presa letteralmente, la storia di Israele e del popolo ebraico si basa su promesse e patti fatti tra il Dio di Israele e i vari leader del Suo popolo che si sono susseguiti. Ad eccezione del patto mosaico (parallelo a tutti gli altri e condizionato), questi patti sono tutti connessi, incondizionati e basati sul carattere immutabile di Dio.
Amano il popolo ebraico
I giusti gentili di oggi, biblicamente motivati o meno, semplicemente amano il popolo ebraico. Riconoscono l’esistenza di Israele contro ogni probabilità e spesso contrariamente alla logica umana. Ci sono molti credenti biblicamente motivati che potrebbero essere chiamati “sionisti cristiani”. Questi credono nel piano che Dio ha per Israele e nella restaurazione del popolo ebraico nella propria terra, durante gli ultimi tempi (Ez. 36-37). In una certa misura, quel ritorno in Eretz Yisrael (Terra d’Israele) è già iniziato, e i credenti vivono con grande aspettativa l’adempimento delle promesse di Dio. Quando si crede nel Dio della Bibbia, è difficile non amare il popolo ebraico.
Vivono ciò che leggono nella Bibbia
Un aspetto importante dei giusti gentili è che non solo credono nella Bibbia, ma la vivono quotidianamente. Sebbene nessun credente sia reso istantaneamente perfetto seguendo gli insegnamenti di Yeshua di Nazaret, sono incoraggiati a vivere per Lui e per mezzo di Lui. Di conseguenza, i giusti gentili si sforzano di applicare i principi biblici nella propria vita, proprio come fece il popolo del villaggio francese di Le Chambon durante la Seconda guerra mondiale. Qualcuno una volta disse: “Predica la buona novella ogni giorno. Se necessario, usa le parole!” Le nostre azioni dovrebbero essere sufficienti per dimostrare ciò in cui crediamo e perché ci crediamo. Le parole vanno bene, ma le azioni sono anche meglio!
Prenderanno dei rischi per proteggere il popolo ebraico
I giusti gentili non esiteranno ad aiutare il popolo ebraico quando arriveranno momenti di difficoltà, e arriveranno! Non ho dubbi sul fatto che, nonostante la Bibbia sia piena delle promesse positive di Dio per Israele e il popolo ebraico, le cose dovranno peggiorare prima di migliorare. Ottant’anni fa i giusti gentili corsero grandi rischi per nascondere, proteggere e salvare gli ebrei. Oggi ci sono giusti gentili che sono pronti a fare lo stesso, ma la maggior parte degli ebrei non ne è consapevole. Gli ebrei oggi devono poter sapere che ci sono gentili che sono loro amici, non tutti i gentili sono antisemiti! Tuttavia, sta diventando sempre più difficile per gli ebrei di oggi capire di chi fidarsi e dove rivolgersi per chiedere aiuto.
Anche se non credo che i credenti passeranno gli orrori della tribolazione, in Matteo 25:40 vediamo quanto Yeshua sia serio riguardo al modo in cui i Gentili dovrebbero trattare gli ebrei. Alla fine di quel pericoloso periodo di sette anni, i gentili che sopravviveranno alla tribolazione e aiuteranno gli ebrei saranno riconosciuti da Yeshua, e il Re dirà loro: tutto quello che avete fatto ad uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me. Questi giusti gentili non guadagneranno il loro ingresso nel regno di Dio per aver protetto gli ebrei durante la tribolazione, ma le loro azioni dimostreranno semplicemente di essersi convertiti in quel periodo e questo li ha portati a fare le scelte giuste.
Viviamo chiaramente negli ultimi tempi, e oggi è il tempo di essere un giusto gentile. A sua insaputa, il popolo ebraico conta su di te! Quindi, se riconosci vicino a te una qualche manifestazione contro Israele o il popolo ebraico, inizia una contro manifestazione. Se ti accorgi che monumenti ebraici locali, arte ebraica o cimiteri ebraici sono stati vandalizzati, chiama e offri il tuo aiuto, vai, organizza un gruppo di fedeli credenti e ripulisci il caos. E soprattutto, condividi la buona notizia del Messia ebreo con i tuoi amici e colleghi ebrei, poiché agli occhi di Dio, un giusto gentile è qualcuno che provoca a gelosia il popolo ebraico (Rm. 11:11)!
Nomi e numeri dei “giusti tra le nazioni” per paese e origine etnica.
I numeri in questa tabella non sono necessariamente un’indicazione del numero effettivo di soccorritori in ciascun paese, ma riflettono i casi che sono stati messi a disposizione dello Yad Vashem. La tabella è stata aggiornata da Yad Vashem il 1 gennaio 2019.
* Il titolo di giusto è assegnato al singolo, non a gruppi. I membri della resistenza danese consideravano l’operazione di salvataggio come un atto collettivo e quindi chiesero a Yad Vashem (Ente nazionale per la Memoria della Shoah di Israele) di non riconoscere i membri della resistenza individualmente. Yad Vashem ha rispettato la sua richiesta e di conseguenza il numero dei giusti danesi è relativamente basso. Fu piantato un albero sul Monte del Ricordo per commemorare la resistenza danese.
“About the Righteous: Statistics.” Names of Righteous by Country. Yad Vashem The Holocaust Martyrs’ and Heroes’ Remembrance Authority. 1° gennaio 2019. Scaricato il 3 giugno 2019.
Questo articolo è uscito per la prima volta su Ariel Magazine – Fall 2019.
Tradotto da Silvia Valisano
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